Smaltimento rifiuti da fosse biologiche: cosa prevede la legge

By 31 ottobre 2018

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La fossa biologica è parte integrante del sistema fognario, e raccoglie i liquidi e residui di utenze private (fungendo da collettore per i vari allacci e per le utenze ad esempio in condomini o palazzine) e aree industriali.

La fossa biologica non è sempre presente, ma solamente quando i condotto di scarico non sono collegati direttamente alla fognatura comunale.

Anche la fossa biologica ha bisogno di determinate operazioni di pulizia. Nello specifico la fossa biologica necessita di operazioni periodiche di svuotamento dai liquami accumulati, per assicurarne il perfetto funzionamento ed una lunga durata, evitando così operazioni di disostruzione e svuotamento in emergenza anche piuttosto costose.

Per lo smaltimento dei rifiuti da acque reflue (temine tecnico), risulta quindi necessario rivolgersi ad un'azienda qualificata ed autorizzata, che si occupi dapprima dello svuotamento, poi del trasporto ed infine dello smaltimento secondo la normativa vigente.

Smaltimento dei rifiuti dalle fosse biologiche: come funziona?

Prima di analizzare lo smaltimento dei rifiuti è opportuno sapere come funziona una fossa biologica.

All'interno di una fossa biologica si accumulano i residui solidi, mentre i residui liquidi si disperdono in maniera naturale nel terreno oppure in appositi pozzetti di raccolta.

La fossa biologica è dotata di un condotto di fuoriuscita, che rende l'operazione di smaltimento dei rifiuti molto più facile rispetto ai pozzi neri, dove invece è richiesta un'azione di aspirazione particolarmente lunga in quanto riguarda sia la parte solida che la parte liquida.

I residui solidi presenti nelle fosse biologiche devono essere aspirati con una pompa presente nelle autocisterne della ditta incaricata.

Dopo aver svuotato la fossa biologica, l'azienda di spurghi procederà al lavaggio, rimuovendo le incrostazioni e garantendone un perfetto funzionamento.

Cosa dice la legge?

Per eseguire il corretto smaltimento dei rifiuti dalle fosse biologiche bisogna rispettare le normative. Queste prevedono non solo sanzioni economiche ma anche penali in quanto il tema "rifiuti" è molto delicato.

Prima di tutto, dopo il loro ritiro, le aziende autorizzate devono conferire, entro un termine temporale limitato, i rifiuti presso gli impianti di smaltimento.

Altro requisito di fondamentale importanza per il corretto smaltimento dei rifiuti dalle fosse biologiche è la loro tracciabilità. Quest'ultima deve essere assicurata sempre ed obbligatoriamente dal punto di prelievo fino alle fasi successive, attraverso la compilazione da parte dell'autista di apposita documentazione.

Per i rifiuti pericolosi è richiesto il SISTRI, ma non per i liquami da fosse settiche, i quali sono considerati non pericolosi.

Il concetto di tracciabilità, anche in assenza del SISTRI, viene applicato attraverso i classici formulari di carico e scarico rifiuti.

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